DeepSeek: Se pensi di sapere cosa farà il mercato, preparati a essere sorpreso
- Marco Clementi
- 1 feb
- Tempo di lettura: 3 min
Hai mai sentito qualcuno dire: Eh, si sapeva che sarebbe successo dopo un crollo di mercato? Peccato che, quando il mercato andava bene, nessuno lo diceva.
Ecco la verità : non sono le cose che sappiamo a cambiare i mercati, ma quelle che non vediamo arrivare. E l’ultima scossa? Si chiama DeepSeek, una startup cinese che ha fatto tremare i colossi della tecnologia.

Immagina di svegliarti un giorno e scoprire che una startup di cui nessuno parlava fino a ieri ha messo in difficoltà aziende come Nvidia, Microsoft e Alphabet. Impossibile? No, è appena successo.

DeepSeek ha lanciato un modello di intelligenza artificiale super efficiente, e il mercato ha reagito di conseguenza. Le azioni dei big tech hanno preso una bella botta. Ma il vero problema non è solo la concorrenza: OpenAI e Microsoft sospettano che DeepSeek abbia “rubato” i loro modelli per addestrare la propria AI.
Quindi la domanda è: siamo di fronte a un nuovo gigante della tecnologia o a una bolla che scoppierà in fretta?
Il mercato non crolla per quello che sai, ma per quello che non sai
Quando parliamo di investimenti, molti credono che tutto dipenda dall’analisi, dalle previsioni, dai grafici. Peccato che il mercato non funzioni così.
I prezzi delle azioni riflettono già le informazioni note. Se tutti sanno qualcosa, quella cosa è già nel prezzo. Ma quando arriva una notizia imprevista è come l’ingresso di un nuovo player o una crisi improvvisa, il mercato si muove di scatto, come un elefante che ha sentito un fruscio tra i cespugli.
Ecco perchè chi dice eh, ma si sapeva sta solo raccontando storie a posteriori.
Il problema non è il se, ma il quando.
Tutti sanno che il mercato non può salire per sempre. Quello che nessuno sa è quando cambierà direzione.
Se fosse possibile prevederlo con precisione, tutti si muoverebbero in anticipo, e il mercato si auto-correggerebbe. Invece, i movimenti sono sempre imprevedibili, perchè sono guidati da eventi nuovi, improvvisi e spesso impossibili da anticipare.
Esempio storico: il flash crash del 2010
Il 6 maggio 2010, il mercato azionario statunitense crollò improvvisamente senza una spiegazione chiara. In pochi minuti, il Dow Jones perse quasi 1.000 punti, uno dei più grandi cali intraday della storia.

Gli investitori, presi dal panico, iniziarono a vendere in massa. Poi, altrettanto rapidamente, il mercato si riprese. Era tutto frutto di un errore? Di un attacco speculativo? Di un problema nei sistemi automatici di trading?
La verità è che ancora oggi non c’è una spiegazione definitiva. Ma la lezione è chiara: i mercati possono muoversi in modo violento e imprevedibile, senza che nessuno veda arrivare il colpo.
Se cerchi di indovinare cosa farà il mercato, prima o poi sbaglierai. La strategia giusta non è prevedere il futuro, ma costruire un portafoglio in grado di resistere a qualsiasi scenario.
Ecco cosa serve davvero:
Un portafoglio bilanciato, che non dipenda da un solo settore o trend.
La consapevolezza che l’incertezza fa parte del gioco (e chi la sa gestire vince nel lungo periodo).
Un metodo per prendere decisioni senza farsi travolgere dalle emozioni.
Come diceva John Maynard Keynes:
Il mercato può rimanere irrazionale più a lungo di quanto tu possa rimanere solvibile.
La domanda non è se arriverà un nuovo scossone nei mercati. La domanda è: il tuo portafoglio è pronto ad affrontarlo? E ancora meglio, tu sei pronto ad affrontare il tuo portafoglio?
Smetti di inseguire il mercato, costruisci la tua strategia
Se pensi di poter prevedere ogni mossa del mercato, prima o poi il mercato ti smentirà.
La vera sfida è avere una strategia che funzioni a prescindere da cosa accadrà domani.
Vuoi sapere come costruire un portafoglio che non ti faccia impazzire a ogni scossa di mercato?
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