top of page

Dalle uova al ritiro dal lavoro: quello che nessuno ti dice su inflazione e rendita finanziaria


Il peso dell'inflazione grava sulle nostre spalle pesante come un uovo d'oro massiccio.
Il peso dell'inflazione grava sulle nostre spalle pesante come un uovo d'oro massiccio.

Le uova negli USA costano un occhio della testa.


A gennaio 2025, una dozzina di uova è arrivata a costare quasi 5 dollari ai grossisti, quasi il doppio rispetto all’anno scorso. Al supermercato invece le potete trovare anche a 10 dollari, praticamente uova Fabergè.


Colpa dell’influenza aviaria? Sì (150 milioni di uccelli abbattuti non sono uno scherzo), ma non solo. Anche la domanda fa la sua parte: le uova sono una delle fonti di proteine più economiche, quindi quando il prezzo di carne e latticini sale, sempre più persone si spostano sulle uova, facendo impennare ancora di più i prezzi.


Ora, uno potrebbe pensare: "E a me cosa cambia? Non vivo in America, posso sopravvivere anche senza omelette". Il punto è un altro. L’aumento del prezzo delle uova è solo un sintomo di un problema molto più grande: l’inflazione.


E se pensi che l’inflazione sia solo roba da economisti, ripensaci. L’inflazione è quella cosa che nel tempo ti fa pagare sempre di più per le stesse cose e che, se non la consideri nei tuoi piani finanziari, potrebbe farti trovare a corto di soldi proprio quando ne hai più bisogno.


L’inflazione: il tarlo invisibile del tuo potere d’acquisto


Hai mai sentito i tuoi genitori dire: "Quando ero giovane, con 10.000 lire ci facevo il weekend intero"? Ecco, quello è l’effetto dell’inflazione.

L’inflazione è come un ladro silenzioso che ti sfila soldi dal portafoglio senza che tu te ne accorga. Funziona così:


  • Quando l’offerta di un bene (ad esempio le uova) diminuisce, ma la domanda resta alta, il prezzo sale.

  • Quando la gente ha più soldi da spendere (perché i salari crescono o ci sono più incentivi economici), i prezzi tendono ad aumentare.

  • Quando le aziende pagano di più per materie prime e manodopera, trasferiscono il costo ai consumatori.


Ora, moltiplica questo fenomeno per tutti i beni e servizi essenziali: cibo, affitti, bollette, cure mediche. Non pensare che l'inflazione sia ormai un problema superato, perchè è latente in ogni periodo e soprattutto ancora non sappiamo se sia effettivamente vinta (gli ultimi dati sugli Stati Uniti ci consigliano di essere accorti, ed anche la storia con la recrudescenza inflazionistica del 1980, in Italia il valore più alto 21,2%).


Se non proteggi i tuoi soldi dall’inflazione, il tuo capitale perde valore nel tempo, anche se non lo tocchi è vero lo vedrai sempre uguale, ma ci potrai fare molte meno cose, che alla fine è quello che ti interessa!


Ed è qui che entra in gioco il concetto di tasso di prelievo sicuro, o come lo chiamano gli americani: Safe Withdrawal Rate (SWR).


Cos’è il Safe Withdrawal Rate e perché dovresti saperlo?


Immagina di voler smettere di lavorare prima della pensione, vivere di rendita e goderti la vita senza preoccuparti troppo dei soldi.


Sembra un sogno, vero? Ma per farlo serve un piano.


Il Safe Withdrawal Rate (SWR) è una regola che ti aiuta a capire quanto puoi prelevare ogni anno dal tuo patrimonio senza rischiare di finire i soldi troppo presto.

La versione classica è la regola del 4%:


  • Se hai un capitale investito di 1 milione di euro, puoi prelevare 40.000 euro il primo anno.

  • Gli anni successivi aumenti l’importo in base all’inflazione.

  • In teoria, questa strategia ti permette di vivere di rendita per almeno 30 anni senza mandare in rovina il tuo portafoglio.


Ma attenzione: la regola del 4% non è scolpita nella pietra. Le condizioni economiche cambiano e oggi molti esperti, tra cui quelli di Morningstar, consigliano di abbassare la soglia al 3,7% per chi inizia il ritiro nel 2025.


Questo perché le valutazioni di mercato sono alte e i rendimenti obbligazionari bassi (fermatevi prima di dire che c'è stato il più alto aumento dei tassi degli ultimi 40 anni e andate a vedere quanto rendevano i bond americani prima degli anni '90, parliamo di un numero che si avvicina alle due cifre), il che significa che il rischio di esaurire i soldi è più alto.


Inoltre sono numeri pensati per un individuo statunitense, che investe tutto in valuta locale. Per noi europei la cosa è diversa e dobbiamo aspettarci una soglia ancora inferiore.


Come proteggersi dall’inflazione e costruire una rendita sostenibile


Se il tuo obiettivo è smettere di lavorare prima della pensione o semplicemente garantirti un futuro senza ansie finanziarie, devi tenere a mente alcune regole:


  1. Diversifica gli investimenti Un mix di azioni, obbligazioni, immobili e strumenti legati all’inflazione può proteggerti dai rialzi dei prezzi. Non puoi pensare di tenere tutto in liquidità e sperare che funzioni.

  2. Flessibilità nei prelievi Se un anno i mercati crollano, abbassa temporaneamente il tuo prelievo per non erodere troppo il capitale. Nessuna regola è fissa, devi saper adattarti.

  3. Pensa al lungo periodo Non investire in base all’ansia del momento. Il tuo portafoglio deve essere costruito per resistere a decenni di cambiamenti economici.

  4. Non sottovalutare l’inflazione Se il tuo piano di ritiro prevede di vivere con 3.000 euro al mese oggi, tra 20 anni potrebbe servirtene il doppio per mantenere lo stesso stile di vita.


Meglio prepararsi oggi che preoccuparsi domani


L’aumento del prezzo delle uova negli USA potrebbe sembrare una notizia curiosa, ma è solo l’ennesimo segnale che il costo della vita continua a salire.


Se stai pensando di costruirti una rendita per il futuro, devi fare i conti con l’inflazione e con un prelievo sostenibile del tuo patrimonio. E non basta guardare una percentuale e pensare che funzioni per tutti: serve un piano solido, flessibile e ben calibrato.


Se vuoi capire meglio come strutturare il tuo portafoglio e pianificare il tuo futuro finanziario, possiamo parlarne. Prenota una call gratuita e iniziamo a costruire una strategia su misura per te.


Comments


Marco Clementi

marco.clementi@spinvest.com

+39 351 804 4694

Partita IVA 01844400331

  • alt.text.label.LinkedIn
  • alt.text.label.Instagram
  • Facebook

©2024 by Marco Clementi. Iscritto in data 30/05/2022 all’Albo Unico dei Consulenti Finanziari, con delibera OCF n. 1924

bottom of page